Gli zoccoli, calzatura senza tempo
Gli zoccoli rappresentano senza ombra di dubbio la calzatura più conosciuta e diffusa al mondo. Rintracciarne con esattezza l’origine è impresa straordinaria, se non impossibile. Di sicuro c’è che erano già calzati all’epoca degli antichi romani. Lo testimoniano l’origine del loro stesso nome e alcuni ritrovamenti archeologici.
Oggi gli zoccoli fanno parte di alcuni costumi tradizionali europei e orientali. Soprattutto sono un indumento che, rivisto e corretto in alcuni suoi aspetti, è tornato a essere di moda anche fra le più giovani generazioni.
E in Italia, più precisamente a Desio, in Lombardia, ogni anno si celebra anche il cosiddetto “Palio degli Zoccoli”.
Si tratta di una rievocazione storica che chiama a raccolta centinaia di figuranti. La leggenda vuole, infatti, che per un lungo periodo alla popolazione di questo territorio fosse vietato calzare gli zoccoli. Il rumore che producevano toccando il selciato delle strade, a detta dei signorotti locali, spaventava gli animali selvatici facendoli scappare, rendendo difficoltose le battute di caccia.
Fu solo all’indomani della battaglia di Desio del 1277 tra i Visconti e i Della Torre per il predominio nella vicina città di Milano che il divieto di indossare gli zoccoli venne a cadere. E così oggigiorno, a oltre settecento anni di distanza da quell’evento, una gara fra le undici contrade che si presume abbiano partecipato al combattimento del XIII secolo rievoca l’accaduto.
Ma in cosa consiste il “Palio degli Zoccoli”?
Si tratta di una corsa a staffetta. Gli atleti, due per ogni contrada, calzando gli zoccoli sui piedi nudi si sfidano lungo un percorso ricavato attorno alla piazza e alla basilica principali.
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E chissà che in futuro, magari prossimo, a questa singolare e caratteristica calzatura non sia dedicata la grafica di un video poker?
Questo particolare passatempo ha avuto origine sul finire del XIX secolo, in concomitanza con l’avvento delle prime slot machine negli Stati uniti d’America. Ma la vera rivoluzione è arrivata agli inizi degli anni Settanta del secolo scorso quando rulli e leve sono stati sostituiti da monitor e pulsanti. I casinò di tutto il mondo hanno aperto le loro porte ai video poker che col passare del tempo si sono caratterizzati per grafiche sempre più accattivanti.
Lo sbarco in Rete nei siti autorizzati AAMS (l’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato), come quello ad esempio dei video poker su NetBet con le più famose varianti Deuces Wild, Joker Poker e Texas Holdem, ha finito con l’ampliare ancor più l’offerta a disposizione dei giocatori.