Zoccoli vietati a Capri Ischia e Positano, non è del tutto vero!!!
Ha suscitato molta curiosità una notizia diffusa a inizio estate 2005 da molti media, blog e siti web. Una sorta di lista dei divieti più bizzarri attivi nelle nostre località di mare e non, fra i quali non passava inosservato che… “a Capri, Ischia e Positano è vietato calzare zoccoli di legno”.
In particolare si scrive che il sindaco ha vietato l’utilizzo di queste calzature estive tanto amate perché sono causa di disturbo. Il rumore delle turiste che passeggiano per le vie di queste località è fastidioso.
La notizia è risultata talmente curiosa e singolare da creare un effetto valanga coinvolgendo sempre più blogger in cerca di notizie capaci di attrarre più visitatori al proprio sito, creando fra l’altro un effetto che io chiamo “telefono senza fili”, uno dei giochi più conosciuti da chi come me ha vissuto la sua gioventù nel secolo scorso ;-).
Per chi non lo conosce, il gioco consiste nel creare una catena immaginaria di persone. Il primo pensa ad una frase e la bisbiglia nell’orecchio della persona vicina che a sua volta riferisce al suo vicino opposto creando un filo conduttore attraverso il quale la frase dovrebbe raggiungere l’ultimo componente della catena senza essere distorta. Il più delle volte la frase arrivava al capolinea completamente priva di significato accompagnata dalle risate di tutti i bambini mentre veniva urlata dall’ultimo della catena.
Queste distorsioni avvengono anche nell’era di internet, le informazioni vengono prese, copiate, gonfiate e spesso distorte modificandone addirittura il contenuto. Spesso riproposte anche negli anni successivi. Infatti ho trovato questa notizia datata 2005 poi 2012 ed anche 2015 e chi lo sa che magari la ritroveremo nel 2018 magari coinvolgendo anche Napoli o l’intera Campania 🙂
Voglio subito sottolineare che il provvedimento riguardava solo Capri, perciò possiamo dire che gli zoccoli non sono vietati ad Ischia e neppure a Positano come molti blog erroneamente diffusero. Questo significa che le turiste che quest’anno vogliono trascorrere le vacanze ad Ischia o Positano potranno mettere in valigia tranquillamente le proprie calzature preferite ( meglio se zoccoli ) perché non rischiano nessuna multa.
Mi sembra corretto fare chiarezza su questo aspetto anche nei confronti dei gestori di piccoli laboratori artigianali che in questi luoghi producono zoccoli e potrebbero essere in qualche modo penalizzati da questa falsa notizia. Mi rendo conto che creare e vendere zoccoli in un luogo dove molti pensano che ne è vietato l’utilizzo, non è semplice.
Ma cosa è successo a Capri per obbligare il sindaco a decidere di vietare l’utilizzo degli zoccoli?
Il provvedimento risale agli anni 60 periodo della dolce vita Romana. Gli Italiani del dopoguerra avevano voglia di sognare, la TV stava entrando nelle case di molti Italiani portando volti nuovi.
Infatti è stato il periodo in cui nacquero molti artisti televisivi e star della TV ammirate ed apprezzate da tutti, ricchi e facoltosi industriali, persone che dimostravano di avere buon gusto nello scegliere il proprio abbigliamento ( e per questo che gli zoccoli erano apprezzati e usati ) e nella scelta delle mete turistiche, tant’è che Capri è diventata una meta ambita ed esclusiva, l’isola dei vip, della moda e dell’eleganza, terreno fertile per i primi paparazzi in cerca di eventi mondani.
Attualmente le donne che usano gli zoccoli sono poche ma nel periodo della dolce vita romana lo zoccolo rappresentò una vera e propria emergenza a causa del rumore che sviluppava a contatto con le lastre di basalto, che moltiplicato per le centinaia di turiste che passeggiavano per le vie della città diventava fastidioso tanto da indurre il sindaco a vietarne l’utilizzo.
Con l’ordinanza emessa il 19/07/1960 infatti, il sindaco informò che avendo ricevuto numerose lamentele a causa del frastuono prodotto da queste calzature, l’uso degli zoccoli di legno era da considerarsi vietato su tutto il territorio comunale ad esclusione delle spiagge e stabilimenti balneari aggiungendo “I trasgressori saranno passibili di ammenda fino a 5.000£”
Sono trascorsi quasi 60 anni e possiamo dire che i tempi sono cambiati, sono poche le donne che calzano gli zoccoli che fra l’altro adesso vengono prodotti con suola in gomma, perciò il problema si è ridimensionato a tal punto da rendere l’ordinanza completamente inutile e per questo praticamente caduta in disuso. Però non essendo mai stata abrogata risulta ancora in essere ma solo nel territorio comunale di Capri con esclusione di spiagge e stabilimenti balneari.
E quindi? In teoria l’ordinanza anche se caduta in disuso a Capri è ancora attiva ma per farsi dare la multa a causa degli zoccoli rumorosi bisogna proprio creare un gran baccano!
Che altro dire… ringrazio l’addetto stampa del comune di Capri per aver gentilmente ( e pazientemente ) condiviso con me le informazioni necessarie per fare chiarezza su questa curiosa vicenda.
Spero di poter scrivere presto un post con il titolo “abrogata l’ordinanza che vietava l’uso degli zoccoli a Capri!!!” e magari pubblicizzando un evento culturale che rievoca il periodo della dolce vita Romana a Capri. Nel volantino ci vedo bene una frase d’effetto del tipo “Gradito abbigliamento anni 60, gli zoccoli non sono obbligatori ma vivamente consigliati!!!” 🙂